Museo del Cristallo

Ultima modifica 23 febbraio 2024

Gestore del museo: Opera Laboratori

Sede Museo: via dei Fossi 8a (ex Area-Boschi)
tel 0577286300
e-mail:  collemusei@operalaboratori.com

Orari Museo:

  • dal 01 novembre al 24 dicembre dalle 11.00 alle 16.00 venerdì, sabato e domenica e festivi;
  • 25 dicembre chiuso;
  • dal 26 dicembre al 06 gennaio dalle 11.00 alle 17.00 tutti i giorni e festivi con un giorno di chiusura infrasettimanale;
  • 1 gennaio dalle 12,30 alle 18,30;
  • dal 07 gennaio al 28 febbraio dalle 11.00 alle 16.00  il venerdì, sabato e domenica;
  • dal 01 marzo al 31 ottobre dalle 11.00 alle 17.00 tutti i giorni e festivi, chiuso il mercoledì;

Ingresso Museo:

Biglietto intero - Euro 8,00 (comprende la visita ad entrambi i musei: Museo San Pietro e Museo del Cristallo)

Biglietto ridotto - Euro 5,00

 

Il Museo del Cristallo di Colle di Val d’Elsa

Un luogo dove la tradizione artigianale diventa arte

Aperto nel 2001, il Museo del Cristallo di Colle di Val d’Elsa, unico del suo genere in Italia, si trova nell’area dell’antica vetreria Boschi, motore dell’economia colligiana tra gli anni Venti e i primissimi anni Cinquanta del XX secolo.

Attraverso un originale percorso articolato su due livelli che si sviluppano sotto la ciminiera della vetreria, il museo traccia la storia dell’industria vetraria locale, a partire dall’inizio del XIX secolo, fino alla definitiva affermazione della miscela del cristallo al piombo (1963), che ha caratterizzato tutta la seconda metà del Novecento e che ha reso Colle nota nel mondo come la ‘Città del Cristallo’.

A partire dall’esposizione di alcuni reperti di età medievale riferibili alla produzione dei c.d. ‘gambassini’ (a Colle sono note vetrerie fin dal 1331), il racconto inizia nel 1820, quando il vetraio Francesco Mathis aprì una fabbrica di ‘cristalli’ in Piano, a fianco della chiesa di Sant’Agostino. La produzione, rilevata successivamente da Giovan Battista Schmid, ben presto si distinse in Italia per l’alta qualità e la purezza del vetro bianco. Già in questo momento gli articoli erano sottoposti a seconde lavorazioni, realizzate attraverso le tecniche della molatura e dell’intaglio.

Ancora oggi il cristallo rappresenta per Colle una tra le più importanti realtà produttive, tanto che nella città si è arrivati a produrre il 15% del cristallo di tutto il mondo ed oltre il 95% di tutto quello italiano. Le nuove esigenze di mercato e una diversa sensibilità ambientale, hanno spinto le aziende verso una importante innovazione: produrre una miscela senza piombo, ma con le stesse caratteristiche di lucentezza, trasparenza e sonorità, una ricerca green che pone l’industria colligiana all’avanguardia in fatto di sostenibilità, attenzione alla salute e all’ambiente.

Il percorso del museo, totalmente rivisto nel 2023, pone l’accento non solo sulle produzioni e sulla storia del vetro e del cristallo, ma soprattutto sulle persone, sugli uomini e sulle donne che hanno reso possibile questo sviluppo: per questo, dopo la narrazione storica, che è raccontata nel primo livello e che si conclude con l’ampia sezione dedicata al design, il secondo livello è dedicato totalmente alle figure professionali che popolano le fabbriche, o meglio le ‘piazze’, gli spazi prossimi ai forni dove prendono forma gli oggetti. Attraverso video, testimonianze e attrezzi d’uso, il visitatore è portato all’interno della vita dei maestri vetrai. Il mondo del cristallo si anima, raccontato dagli stessi protagonisti in un video documentario; l’esperienza è arricchita da un suggestivo percorso immersivo giocato sui quattro elementi (terra, acqua, fuoco e aria), che permette di veder nascere il cristallo passando attraverso i diversi stadi, dalle materie prime alla massa fluida incandescente, fino alla solidificazione in forme trasparenti e luminose.  

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